BOTTICELLE DI PREGIATO BALSAMICO

BOTTICELLE DI PREGIATO BALSAMICO

sabato 18 gennaio 2014

CORSO SU COME PRODURRE L’ACETO BALSAMICO (articolo Nr 2). LA SCELTA DEI LEGNI PER LA PRODUZIONE DI ACETO BALSAMICO.

Al momento di prendere la decisione di approvvigionare alcuni bariletti per la produzione di aceto Balsamico è bene ricordare di discernere la scelta economica da quella tecnica.

 

Se parliamo di impegno economico, acquistare uno o più vaselli specifici per l’aceto Balsamico può diventare una spesa impegnativa. Ad esempio per una serie di fusti di legno pregiato composta da 5 barili (capacità indicative di litri 10-15-20-30-40) il budget che potrebbe essere messo a disposizione è di circa 600-700€. Tuttavia se abbiamo a disposizione un budget molto più elevato, possiamo trovare bottai in grado di fornire dei fusti di legno pregiato fino a 500€ cadauno. Non è d’obbligo comperare da subito la serie completa minima consigliata di 5 bariletti, potremmo anche pensare di approvvigionare una serie da 3 barili o comperare un solo pezzo. Se nel tempo la nostra passione per l’aceto Balsamico reggerà, si potrà ogni anno aggiungerne uno, fino a completare la serie. In questo modo avremo diluito la spesa in modo efficace ed intelligente.

Per la scelta tecnica occorre sapere che riservare una discreta fiducia nel bottaio a cui ci rivolgiamo previene eventuali dispiaceri. Tuttavia, in una serie completa di 5 fusti, i barili che la compongono dovranno avere capacità crescente. Un esempio potrebbe essere: (litri) 10-13-17-20-24; 10-15-20-25-30; 10-15-20-30-40. Un aceto Balsamico invece necessita di maturare: in legni sicuramente pregiati, in essenze riconosciute come tipiche della tradizione secolare nel produrre aceto, Balsamico ma soprattutto devono avere essenze (tipologie dei legni) diverse. La tendenza è quella di scegliere legni duri in testa (per le capacità più piccole della serie) e legni più teneri in coda (per le capacità più grande della serie). Legni duri sono ad esempio il Rovere, la Robinia (o Acacia), il Ginepro, legni teneri sono il Gelso, legni semiduri possono essere invece il Castagno, il Ciliegio, il Frassino. Quali tipologie di legni scegliere ed in quale posizione collocarli non necessita di regole fisse, inderogabili, in quanto la scelta è molto personale. Tuttavia la tendenza è quella di ricordare che il prodotto più maturo delle botticelle più piccole andrebbe conservato in barili che durano nel tempo e che solitamente, se bene costruiti, sono quelli di legni più duri. Il legni più teneri invece trovano collocamento nelle botticelle più grandi perché facilitano lo scambio con l’ossigeno attraverso le porosità del legno favorendo in questo modo la maturazione del prodotto. Un esempio di batterie per aceto Balsamico potrebbe essere questo: (in ordine dalla più piccola alla più grande) Rovere, Castagno, Rovere, Ciliegio, Castagno; Rovere, Robinia, Ciliegio, Castagno, Gelso; Castagno, Rovere, Ciliegio, Rovere, Gelso. Ci sono molti amanti dell’aceto Balsamico che scelgono addirittura di comporre una batteria in monolegno ed altri che usano del legno di Ginepro, tuttora molto raro, pertanto ricercatissimo. Il Ginepro è un legno resinoso dal sapore molto forte che viene tenuto a latere della batteria in quanto anche solo un 2-3% innestato nell’aceto Balsamico può dare il suo valido contributo (questo legno generalmente non rientra nella serie).



Qualunque sia la vostra scelta, ricordatevi sempre che solo la generazione che verrà dopo la vostra potrà raccogliere i benefici di un buon aceto Balsamico invecchiato e ben conservato. Pertanto, scegliete le botticelle che più vi piacciono, ma fate in modo che durino più a lungo possibile. In questo modo, dopo le soddisfazioni che potrete avere voi nell’avere creato una batteria di botti,  anche i vostri figli o comunque le persone che vi succederanno, potranno godere i notevoli frutti del vostro sacrificio.

     

 

 

Acetaia Balsameria di Formigine