BOTTICELLE DI PREGIATO BALSAMICO

BOTTICELLE DI PREGIATO BALSAMICO

domenica 18 settembre 2011

SETTEMBRE, IL MESE DEGLI SPOSI.

Bomboniera sposa Diana
Bomboniera sposa Serena
Bomboniera sposa Margherita
  

Bomboniera sposa Regina del Sole


Bomboniera sposa Regina Imperatrice
Ogni anno l’autunno riserva una piacevole sorpresa. La pausa estiva è oramai un lontano ricordo e le abitudini di ogni giorno riprendono con il loro ritmo incalzante. I primi periodi autunnali fanno però riscoprire delle piacevoli esperienze: si vedono nuovi colori, si sentono nuovi profumi e sopratutto ci si sposa. Noi, come azienda specializzata in confezioni gastronomiche, proponiamo anche per quest’anno le confezioni dedicate alla bomboniera per matrimonio. Crediamo che queste possano rappresentare una valida alternativa al gadget solito in uso e soprattutto crediamo che possano essere più utili perché contengono prodotti che possono essere consumati. In calce a questo articolo vi riportiamo alcuni esempi dei campioni realizzati sino ad ora. Oltre a questi abbiamo anche la possibilità di realizzare cofanetti assortiti di Aceto Balsamico di Modena IGP ed olio, glassa a base di Aceto Balsamico di Modena IGP, miele e condimenti alimentari a base di Aceto Balsamico di Modena IGP e miele.
Bomboniera sposa Giulietta

domenica 29 maggio 2011

NOVITA’ IN ARRIVO!! E’ USCITO IL TRITTICO ITALIANO.



E’ nato un nuovo prodotto presso l’Acetaia Balsameria di Formigine. Si chiama trittico italiano. Al fine di ricordare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed in omaggio alla nostra Repubblica, che nei prossimi giorni verrà ricordata con eventi ufficiali, abbiamo pensato di progettare un ricordo piacevole per tutti quelli che vogliono conservare un presente di questi eventi. Il trittico italiano è un astuccio rigorosamente con il tricolore italiano dove al suo interno abbiamo campionato 3 assaggi gastronomici. Il trittico italiano Acetaia Balsameria di Formigine contiene 3 vasettini da 106ml con rispettivamente miele, salsa di verdure miste tipica delle tradizioni nostre modenesi ed una crema agrodolce a base di aceto e mosto. Tutte e tre le pietanze servite nel trittico italiano possono soddisfare i gusti di chiunque dai golosi alle “buone forchette”. Puoi provare ad assaggiare il miele per le tua colazione o mentre pasteggi, accompagnandolo ai formaggi. Puoi assaporare invece il gusto pieno della salsa di verdure con un secondo di carne o in un piatto freddo di affettati misti. La salsa agrodolce finisce golosamente il tuo pasto: provala sul gelato, sui tortelli dolci, sulle fragole o nella macedonia di frutta.
Buon divertimento con i prodotti Balsameria di Formigine.

giovedì 26 maggio 2011

IL CARAMELLO NELL’ACETO BALSAMICO IGP: GIUSTO O SBAGLIATO?

Nella storia, le eccellenze alimentari italiane hanno sempre  ricoperto una certa importanza nella cucina di tutto il mondo. Specialità alimentari come i nostri vini, il Parmigiano Reggiano, gli spaghetti e l’aceto balsamico sono sempre stati apprezzati e riconosciuti come prodotti della tradizione secolare perché conquistano per il loro sapore, il loro fascino e la loro storia. Un prodotto alimentare deve quindi essere salubre e genuino. Anche l’Aceto Balsamico di Modena, da poco tempo indicazione Geografica Protetta, viene considerato una specialità alimentare di questo tipo; oltretutto esso è controllato e garantito da un Organismo di Controllo incaricato dal MIPAAF (Ministero Italiano delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) che ne verifica la qualità. Quindi tutto l’Aceto Balsamico di Modena in commercio è considerato conforme al suo disciplinare di produzione. Ogni produttore sa bene che per fare un buon Aceto Balsamico di Modena IGP anche le materie prime devono essere di origine pregiata, meglio ancora se autoctone e tipiche del territorio. Il disciplinare parla chiaro: definisce quali sono le materie prime ammesse, le tipologie di uve impiegate, ma non vincola purtroppo quest’ultime al territorio da dove nasce nell’antichità secolare l’aceto balsamico. Questo cosa ha permesso? Ha permesso di poter produrre l’Aceto Balsamico di Modena IGP attraverso l’impiego di mosti cotti concentrati da uve di vitigno idonei a tale impiego, ma approvvigionati ovunque, anche al di fuori del territorio amministrativo di Modena o Reggio Emilia. Nella ricetta dell’Aceto Balsamico di Modena è previsto, ma non è obbligatorio, l’impiego di caramello come stabilizzante del colore fino ad un tenore massimo del 2%. Pur non essendo quindi un ingrediente tipico del nostro territorio e soprattutto un ingrediente naturale (con naturale intendo un prodotto che si trova tal quale così come viene impiegato senza l’intervento dell’uomo), esso compare come ingrediente tecnico di aiuto al produttore. Nonostante ci siano delle regole precise, severe, assolutamente da osservare per la conformità del prodotto, al produttore rimane anche una certa libertà operativa, che attraverso la sua esperienza e la sua serietà gli permette di assemblare le materie prime e fare un buon Aceto Balsamico di Modena IGP. Per mia scelta, in tutti i formati di Aceto Balsamico di Modena IGP che produco e commercio ci sono solo le materie prime che da sempre sono legate al nostro territorio: un 10% massimo (come impone il disciplinare) di aceto di vino, approvvigionato da due cantine soltanto, rispettivamente di Modena e Reggio Emilia, un buon mosto cotto concentrato di uve locali e aceto invecchiato almeno 10 anni. Questi, io credo e solo loro possono rimanere gli elementi caratterizzanti per una buona qualità del prodotto che si completa con l’invecchiamento in piccole botti di legno pregiato. Un ultimo consiglio che mi sento di dare è questo: leggere l’etichetta è importantissimo. Ogni produttore ha l’obbligo di riportare in etichetta tutte le indicazioni per risalire all’origine del prodotto stesso, agli ingredienti impiegati, alla loro misura e ad eventuali indicazioni allergeniche. Tutto concorre al fine di rendere il prodotto affidabile e salubre per l’organismo umano. Dall’altra parte, chi lo consuma, ha la possibilità attraverso queste informazioni di confrontarlo con altri e di percepire quale tipo di prodotto sta per consumare.

sabato 21 maggio 2011

UN BUON SUCCESSO PER GUSTO POLIS, PECCATO PER IL TEMPO.


Si è conclusa la 4° edizione di Gusto Polis. La fiera, svoltasi nelle vie del centro il 14 e 15 Maggio, ha riscontrato un gran successo. Peccato per la giornata di Domenica dove il tempo ha impedito che la fiera si concludesse nel migliore dei modi. Non sono mancate però le occasioni per consolidare la nostra presenza in zona e presentare le novità come il mieleaceto. Pubblicheremo presto anche una scheda tecnica del prodotto, scaricabile da questo blog. La giornata del Sabato si è rilevata interessante anche per le eliminatorie di Miss Italia che, in quella occasione, si  svolgevano proprio nel primo giorno di fiera. Ci vediamo l’anno prossimo e speriamo in un tempo migliore!



martedì 3 maggio 2011

DUE SALTI A GABICCE MARE PER GUSTO POLIS 2011!!

Eh già! (Come dice il Blasco). Riprendiamo con le fiere. Il prossimo appuntamento a calendario è per il 14 e 15 Maggio nel centro di Gabicce Mare (Pesaro). Balsameria di Formigine sarà ospite di Gusto Polis. Si tratta di una fiera di 2 giorni legata alla gastronomia locale e quella più in generale delle regioni italiane con ben 50 stands distribuiti nel centro città.
Per info vai al sito del comune di Gabicce mare o clicca direttamente su http://www.comune.gabicce-mare.ps.it/index.php?id=19968 per leggere la recensione sulla 4° edizione 2011. Vieni a trovarci!! In occasione dell'evento presenteremo due nuovi prodotti: il nostro ACETOMIELE ed il cofanetto assortito TRITTICO ITALIANO a base di tipicità emiliane.


sabato 30 aprile 2011

CORSO GRATUITO SULL’ ACETO BALSAMICO – 1° LEZIONE: LE GENERALITA’ DELL’ACETO.

(se hai perso la prefazione leggi l’articolo sul blog Balsameria di Formigine precedente a questo)
Ma che cos’è l’abm (da ora acronimo di Aceto Balsamico di Modena)? Si tratta di un antico condimento che è stato tramandato a noi generazioni più giovani, dalla famiglie rurali del dopoguerra e prima di allora, dalla nobili famiglie del 1800.
Per definizione scientifica possiamo riconoscere l’abm come prodotto della lenta acetificazione di una soluzione dolce a base di mosto d’uva cotto concentrato lasciato acetificare per invecchiamento naturale in pregiate botti in legno. L’abm è quindi un prodotto, che non deriva dall’ossidazione acetica del vino, come l’aceto di uso comune, ma bensì dalla progressiva acetificazione del mosto d’uva (ovvero il sidro dell’uva appena svinato dal tino della vendemmia) che viene prima cotto sul fuoco diretto e poi, una volta raffreddato, viene portato a contatto con l’ossigeno dell’aria. E’ importante questa fase di cottura perchè permette di eliminare una evidente parte di acqua ma soprattutto perché permette una leggera caramellizzazione degli zuccheri che aiuterà a mantenere nel certi profumi importantissimi per l’abm.
Per fare un buon abm occorre selezionare attentamente il nostro mosto cotto concentrato che rimane la materia prima più importante: le sue qualità come i profumi ed i sapori le ritroveremo sempre, anche dopo decine di anni. Al termine della cottura del nostro mosto cotto concentrato, la soluzione rimasta appare come una glassa dolce e concentrata. Il suo gusto è piacevole quasi di caramello. Questa soluzione concentrata, con un elevata percentulae di zuccheri come il Glucosio ed il Fruttosio, viene fatta fermentare per permettere che almeno una parte di essi si possano trasformare in alcool. La fermentazione alcolica che ne deriva è simile a quella che avviene nel corso della vinificazione anche se, in alcuni casi, è meno tumultuosa. Secondo le ultime tendenze, che si allontanano un pochino dalle consuetudini tradizionali, è opportuno fare fermentare il nostro mosto affinché l’alccol creatosi possa trasformarsi presto in aceto.
Una volta che la fermentazione alcolica è conclusa, ovvero quando i lieviti J hanno trasformato le molecole di zucchero principalmente in alccol etilico, il prodotto viene innestato con aceto maturo già di alcuni anni. Questo aceto deve possedere una caratteristica di acidità propria che sia in grado di fare crescere quella del mosto d’uva cotto concentrato e poi fermentato.
Quando il blend è stato assemblato, tutto il nostro prodotto è pronto per essere travasato in botte. Il nostro aceto deve maturare a lungo in botte, meglio se in pregiati fusti di piccole capacità. L’ossigeno utile alla trasformazione chimica, (da alcol ad aceto) definita come biossidazione acetica, viene trasmesso dalle porosità del legno ed unito allo scambio con l’aria locale, permette l’ossidazione naturale e la trasformazione in aceto. Il nostro giovane aceto riesce così ad acetificare, molto lentamente, fino a raggiungere nel corso degli anni, una buona acidità. Assieme all’acidità altre proprietà caratterizzano questo prodotto come la densità e i tanti profumi trasmessi dalle proprietà del legno che lo custodisce.
Per fare l’abm occorrono quindi alcune materie prime importanti come il mosto d’uva cotto e concentrato ed un buon prodotto da innestarvi con una discreta acidità. Un ruolo importante rimane sempre la scelta della botticella in legno, che in alcuni casi può durare più di un secolo.
J
Ma cosa sono i lieviti? I lieviti, nel senso generale del termine, sono degli organismi unicellulari, visibili solo al microscopio. Vengono considerati dei vegetali e sono i responsabili delle trasformazioni che avvengono nelle fasi di lievitazione del pane o nella trasformazione del mosto in birra o del mosto d’uva in vino. Sono degli organismi viventi che nascono, crescono e si riproducono per scissione o gemmazione. Quelli coinvolti in enologia, isolati ad oggi in laboratorio, sono appartenenti a circa 81 ceppi diversi, per un totale di 590 specie e vengono identificati da circa 4000 termini diversi fra sinonimi e razze fisiologiche.  I funghi unicellulari responsabili delle trasformazioni di cui parleremo sono sicuramente due: il Saccharomyces Cerevisiae ed il Zigosaccharomyces Cerevisiae. I lieviti sono organismi che si trovano in natura, sulla superficie dell’acino dell’uva, nell’aria, spesso si aggregano in periodo di vendemmia o si trovano sotto forma di tracce nei contenitori nei quali hanno lavorato per completare altre fermentazioni. Questi organismi lavorano ed a contatto con il mosto trovano l’ambiente giusto ed il nutrimento necessario per crescere e moltiplicarsi. Per fare tutto questo si cibano delle molecole di zucchero e le trasformano principalmente in alcol etilico, gas carbonico e glicerolo.



Fig. 1 - ingrandimento al microscopio elettronico di lieviti. Questi organismi sono talmente piccoli che possono essere circoscritti in pochi millesimi di millimetro.

CORSO GRATUITO SULL’ACETO BALSAMICO – COME FARE L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IN CASA - Prefazione

Prima di partire verso questa grande avventura ci scusiamo con chi purtroppo ci seguiva e non ha potuto leggere altri articoli dopo gli ultimi pubblicati ad inizio 2011. Metteremo un po’ di impegno in più anche qui, cercando di comunicare più spesso con la nostra community. Detto questo, andiamo subito a parlare di aceto balsamico di Modena, che per comodità, da ora in avanti chiameremo semplicemente abm.
Da oggi e per le settimane prossime, ogni lezione pubblicata su questo blog avrà come scopo quello di travasare le consuetudini pratiche, per provare a fare in casa questo pregiato tipo di aceto. Rimandiamo i cenni storici al nostro sito www.balsamicoigp.it per parlarvi subito delle nozioni pratiche.
Questo corso è gratuito, visibile a tutti e soprattutto aperto ad ogni commento. L’unica spesa che dovrete fare per imparare qualcosa, sarà quella di procurarvi un po’ di tempo libero per leggere i nostri articoli.
Dimenticavo! All’interno di ogni lezione, per rendere più comprensibile quello che le sole parole non riescono a spiegare, potrete troverete alcune immagini rappresentative del concetto. Ogni volta che occorrerà un immagine descrittiva vedrete il tema evidenziato in grassetto ed una graffettina G che accompagna l’immagine. Se invece il passaggio che stiamo approfondendo merita una descrizione più dettagliata in coda alla lezione troverete uno smile di richiamo così J mentre il titolo del tema approfondito sarà come comunque evidenziato nel testo.
Buona lettura!!!!!!!!
J
C’è differenza fra Aceto Balsamico di Modena e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena? Leggi la risposta  sulle differenenza degli aceti alla modenese o digita http://www.balsamicoigp.it/html/aceto_aceto.htm

sabato 22 gennaio 2011

ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP: ANCORA CONTRAFFAZIONI E FALSIFICAZIONI!

Non è passato tanto tempo da quando la Regione Emilia Romagna ha voluto incontrare i Produttori e le Aggregazioni presso la sede della provincia di Modena. Di recente sono state segnalate agli organismi competenti altri casi di imitazioni fraudolente. Ma siamo sicuri che il Consorzio di Tutela, che prima o poi nascerà, rimanga un ente autonomo o disinteressato o potrebbe diventare nel tempo una forza di governance per gli interessi solo di pochi? Probabilmente capiterà proprio così! Ci auguriamo che  ciò non accada, ma credo che l’unica cosa che si possa provare a fare sia quella di limitarne i danni. Diventerà di fondamentale importanza, nella fase di costituzione del Consorzio di Tutela e di start-up di tale attività, che la difesa del prodotto rimanga sempre un lavoro di Team. Solo pensando che l’attività di gestione del Consorzio di Tutela sia di tutti i Produttori, si potrà pensare di andare avanti. Le aziende che avranno l’opportunità di avere più peso nella fasi decisionali, non dovranno mai dimenticare di farsi carico degli interessi dell’intera squadra del Consorzio di Tutela e dovranno anche considerare che alcuni di loro non potranno mai essere così forti come altri e quindi andranno aiutati. Personalmente ritengo che la nostra azienda abbia sicuramente un esposizione commerciale, verso il mercato dell’Aceto Balsamico di Modena e del Food & Beverage in genere, diverso da chi produce decina di migliaia di bottiglie ogni anno ed esporta in tutto il mondo. Inoltre alcune aziende potrebbero risentire di una posizione geografico-politica o di un esposizione commerciale diversa e meno favorevole di altre. Ad esempio non tutte le aziende godono di un valore storico e radicato nel territorio come quelle che sono nel settore da oltre un secolo o non tutte loro hanno l’opportunità di accedere comodamente alle misure messa a disposizione dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna 2007-2013. Per tutti questi motivi chiunque si ritrovi un giorno a condurre, in proporzioni diverse ma comunque di maggioranza, il Consorzio di Tutela non deve mai dimenticarsi di essere promotore della diversità della squadra.

Balsameria di Formigine

domenica 9 gennaio 2011

IL BLOG COME DIARIO ELETTRONICO DELLA NOSTRA ACETAIA.

Il termine “blog” deriva dalla contrazione di “web” e “log” (registro). Si tratta di un diario elettronico di pubblico dominio, che nasce in America pressoché nel 1997 e si diffonde significativamente in Italia nel 2001. Si presenta agli internauti come uno spazio web completamente gratuito e che soprattutto è libero da restrizioni e recensioni. Molte persone lo utilizzano come veicolo per informazioni personali ed alcuni professionisti lo impiegano come piattaforma di scambio per le loro informazioni. Acetaia Balsameria di Formigine intende rinnovare anche per quest’anno questo tool di scrittura, per raggiungere chiunque possa dimostrare un interesse per le nostre pubblicazioni o chi, per passione o per necessità, voglia raccogliere informazioni sul nostro settore. Nulla viene lasciato al caso perché, con cadenza mensile, pubblichiamo informazioni diversificate e relative alla vista sociale della nostra azienda. Nel nostro blog parliamo di eventi come le fiere e le sagre che frequentiamo, o più semplicemente avviciniamo alla nostra community i nostri amici lettori informando loro sui corsi di formazione, sulle novità dei nostri prodotti e coinvolgiamo, chi fosse interessato, ad interagire attraverso i social network Twitter e Facebook.
Buon proseguimento con noi ed auguri a tutti per un sereno 2011!!